DESCRIZIONE
Bossico
Portale Web del Comune di Bergamo – Laghi Bergamaschi Bòssech ( i raèi ) – i fortunàcc
Bossico è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia situato su un altopiano che domina la Val Borlezza, l’alta Val Cavallina ed il Lago d’Iseo con la Val Camonica. Il territorio dell’altopiano si estende da 860 m s.l.m. fino alla cima del Monte Colombina, alta 1459 m s.l.m.
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Popolazione Residente | |
997 (M 486, F 511) Densità per Kmq: 140,6 Superficie: 7,09 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24060 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016033 |
Codice Catastale | B083 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | bossichesi |
Santo Patrono | SS. Pietro e Paolo |
Festa Patronale | 29 giugno |
Giorno di Mercato Settimanale | giovedi |
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MERCATO SETTIMANALE
Bossico | Via Sellerone, Piazza San Pietro | giovedi | 20 Banchi |
CENNI STORICI
CENNI STORICI:
Situato in una zona panoramica, su un altopiano che domina la Val Borlezza, l’alta Val Cavallina ed il Lago d’Iseo con la Val Camonica, dista 46 chilometri dal capoluogo orobico.
La sua posizione offre una vista panoramica sulle zone circostanti, circostanza che ha permesso al paese di avere una spiccata propensione al turismo
Il clima reso mite dalla vicinanza del Lago d’Iseo ed arieggiato grazie alla brezza che soffia ai quasi 1000 metri di altitudine a cui il paese si trova.
MONUMENTI:
Numerosi sono anche gli itinerari che la zona offre: sia per semplici passeggiate nelle pinete circostanti o lungo gli itinerari naturalistici segnalati, che per escursioni per i più esperti.
Negli ultimi anni si è verificato anche un notevole incremento di utenti della mountain-bike, con conseguente valorizzazione di strade sterrate adatte a questa disciplina.
La ricettività turistica è basata sulla disponibilità di alberghi e di circa trecento “seconde case”. Tra questi edifici si distinguono alcune ville ottocentesche, epoca in cui, anche qui, il turismo cominciava a muovere i primi passi grazie ai ricchi possidenti delle zone limitrofe che amavano trascorrere qui il loro tempo libero, donando lustro all’intero paese.
Curiosi i nomi di questi edifici: Aventino, Esquilino, Pincio, Viminale, proprio come i colli romani, ed anche Villa Vaticano, Villa Caprera e Villa dei quattro venti.
Prima di questo sviluppo turistico, il paese ha sempre vissuto di agricoltura e pastorizia, come testimonia ancor oggi l’uso, da parte dei residenti, di una variante del dialetto bergamasco, denominato gaì e peculiarità dei pastori dell’arco alpino. Conseguentemente la storia risulta scarna di eventi significativi, e legata agli avvenimenti di Lovere.
Da annotare, oltre alle bellezze naturalistiche, la presenza della chiesa parrocchiale dedicata ai santi patroni Pietro e Paolo. Edificata nel 1672 sulla base di un precedente edificio di culto in stile rinascimentale ed ampliata successivamente, conserva alcuni affreschi tra cui spicca quello dedicato alla Madonna della rondine.
Risaltano le colonne ed il portale costruito in arenaria, ma anche i numerosi intarsi marmorei e l’organo costruito dal Serassi.
Numerosi sono anche gli itinerari che la zona offre: sia per semplici passeggiate nelle pinete circostanti o lungo gli itinerari naturalistici segnalati, che per escursioni per i più esperti. È inoltre disponibile per gli appassionati un percorso di nordic walking.
Negli ultimi anni si è verificato anche un notevole incremento di utenti della mountain-bike, con conseguente valorizzazione di strade sterrate adatte a questa disciplina.
La ricettività turistica è basata sulla disponibilità di alberghi e molte case vacanze.
Tra questi edifici si distinguono alcune ville ottocentesche, epoca in cui, anche qui, il turismo cominciava a muovere i primi passi grazie ai ricchi possidenti delle zone limitrofe che amavano trascorrere qui il loro tempo libero, donando lustro all’intero paese.
Curiosi i nomi di questi edifici: Aventino, Esquilino, Pincio, Viminale, proprio come i colli romani, ed anche Villa Vaticano, Villa Caprera e Villa dei quattro venti.
Prima di questo sviluppo turistico, il paese ha sempre vissuto di agricoltura e pastorizia, come testimonia ancor oggi l’uso, da parte dei residenti, di una variante del dialetto bergamasco, denominato gaì e peculiarità dei pastori dell’arco alpino. Conseguentemente la storia risulta scarna di eventi significativi, e legata agli avvenimenti di Lovere.
Da annotare, oltre alle bellezze naturalistiche, la presenza della chiesa parrocchiale dedicata ai santi patroni Pietro e Paolo. Edificata nel 1672 sulla base di un precedente edificio di culto in stile rinascimentale ed ampliata successivamente, conserva alcuni affreschi tra cui spicca quello dedicato alla Madonna della rondine.
Risaltano le colonne ed il portale costruito in arenaria, ma anche i numerosi intarsi marmorei. Tra le opere lignee sono da annoverare la bella statua della Madonna del rosario di Andrea Fantoni del 1705: portata tradizionalmente in processione la prima domenica di ottobre; e il secentesco busto del Cristo morto portato in processione il venerdi santo. Di minor pregio artistico, ma sicuramente di interesse popolare sono le statue di Santa Eurosia martire e di San Luigi Gonzaga portate anch’esse in processione. Il concerto campanario è costituito da 5 bronzi il mi bemolle calante fuso nel 1912 dalla ditta Pruneri e reintegrato nel secondo dopoguerra delle due campane maggiori. L’organo è un prezioso Manzoni del 1876, con alcuni suoni dell’originale Bossi, recentemente restaurato. Posto in cassa lignea settecentesca di opera fantoniana; comprende in se parti settecentesche, le canne sono 1099 e il suono è tipico dell’organo italiano di fine ottocento
Tra le opere di maggior pregio risalta l’apparato effimero del triduo: si tratta di una costruzione in legno che viene montata dietro l’altare maggiore, è costituita da due raggere contornate da un cielo dorato e azzurro, particolare unicità della macchina sono gli angioletti posti al centro che, mediante un argano, salgono e scendono sull’altare con lo scopo di innalzare l’ostensorio con il SS. a lei si accompagnano quattro candelieri in legno dipinto che venivano posti accanto al catafalco coperto dal panno funebre. La macchina è del 1783 e viene montata e utilizzata in occasione di tre giorni di predicazione per i defunti nella prima settimana di quaresima.
Tra gli edifici di culto è senza dubbio da ricordare la graziosa chiesetta di San Rocco, risalente al 1500 conserva nelle sue mura color pastello la devozione dei bossichesi al santo protettore della peste. Di pregio è la pala d’altare firmata Jacopus Colombo del 1778 raffigurante San Rocco, San Filippo Neri e la Madonna assisa.
Tra gli edifici storici vi è l’asilo infantile Lavinia Storti risalente al 1915: con i suoi colori e il suo stile liberty troneggia sulla piazza S.Pietro e ne completa la cornice con la chiesa e con il palazzo municipale.
Ville
Bossico, per la felice posizione panoramica sul lago d’Iseo, diviene nel secondo Ottocento una località di villeggiatura apprezzata dall’alta borghesia della zona. Dislocate sull’altopiano possiamo ammirare una serie di ville storiche che portano il nome dei Sette Colli di Roma: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale oltre a nomi di luoghi ed eventi che fanno riferimento alla capitale e nomi dei luoghi topici garibaldini: Vaticano, Gianicolo, Pincio, Caprera, Glori, Quattro Venti. Le ville sono state fatte costruire principalmente da esponenti della borghesia imprenditoriale dell’area sebina, che decisero di chiamare le loro proprietà con nomi romani o risorgimentali, in conseguenza dei propri ideali politici e patriotici, a favore dell’Unità d’Italia con Roma capitale e sostenitori dei maggiori esponenti del Risorgimento democratico e Repubblicano: Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini. Queste ville sono dislocate tutte nell’area Est del paese e, alcune di esse, giacciono sul territorio del Comune di Lovere, in particolare nella località denominata Monte di Lovere. Il percorso contrassegnato da pannelli informativi si snoda dalla via Papa Giovanni XXIII proseguendo lungo la Via Sette Colli fino ala Parcheggio della Loc. Volpi.
FESTA DEL PANE DI PATATE
La festa del pane di patate si svolge ogni prima domenica di agosto con l’apertura dei cortili del centro storico e l’accensione dei vecchi forni a legna, per la rievocazione della tradizione del pane “fatto in casa”.
A Bossico un tempo quasi tutte le famiglie facevano il pane in casa. La maggior parte delle case aveva, in cortile, un forno a legna, e chi non l’aveva andava a chiedere ospitalità al vicino o a un parente, in cambio di qualche pagnotta. A Bossico si faceva il pane, secondo una specifica ricetta tradizionale, una volta alla settimana e solitamente il sabato.
Il pane di patate è frutto di una ricetta antica tramandata dagli antenati fino ai giorni nostri, farina, acqua, lievito, sale e…patate bollite
Girando per le vecchie contrade si sentono il profumo e la fragranza del pane appena tolto dal forno a legna: i visitatori possono dunque osservare come viene preparato il pane, quali sono gli
ingredienti, come viene impastato, come viene infornato, conoscere quanto tempo rimane nel forno, come viene sfornato e alla fine lo possono assaggiare e gustare insieme ad altri prodotti tipici del paese.
Il pane di patate, è il pane buono e sano, che una volta veniva mangiato col formaggio o col salame, col lardo o con il miele, con la marmellata, col burro e lo zucchero o intinto nel vino. Il “mineh”, pane nel latte, era il cibo quotidiano dei bambini. E’ insomma il pane che parla del nostro passato, dei nostri antenati, che parla di noi, della nostra cultura, della nostra identità.
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VIDEO
Ufficio Anagrafe, Protocollo e Tributi
Lunedì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Martedì:
Mercoledì: Dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Giovedì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Venerdì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Sabato: Dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Lunedì: Dalle ore 14.30 alle 15.30
Mercoledì: Dalle ore 15.00 alle ore 16.00
Giovedì: Dalle ore 8.30 alle ore 10.30
Sabato: Dalle ore 9.00 alle ore 10.00
Lunedì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Martedì:
Mercoledì: Dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Giovedì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Venerdì: Dalle ore 9.00 alle ore 11.00
Sabato: Dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Mercoledì: Dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Numeri utili GENERALI
Carabinieri |
112 |
Polizia Stradale |
035.276.300 |
Polizia di Stato |
113 |
Polizia Locale (centrale operativa) |
035.399.559 |
Vigili del Fuoco |
115 |
Protezione Civile |
035.399.399 |
Guardia di Finanza |
117 |
Chiamata urgente su n° occupato |
4197 |
Corpo Forestale |
1515 |
Pronto intervento ASM |
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Emergenza Sanitaria |
118 |
Guasti fognature, acqua e gas |
035.216.162 |
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035.455.51.11 |
Enel (guasti luce) |
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